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Civiltà della pietra nel greto del fiume Adige a Zevio?
Non sono un critico, un esperto, per cui nei riguardi di quanto proposto dalla
“Personale” di Luigi Lineri, parlo da una posizione che ritengo comune a molti:
dapprima curiosità, subito dopo meraviglia e, infine, quasi euforia, immaginando
quali potrebbero essere le conseguenze e quali gli spiragli che si potrebbero
aprire per una più completa conoscenza del nostro territorio, inteso
globalmente, e dei suoi antichi abitatori.
E’ una prospettiva affascinante, lo confesso, ma non intendo forzare in alcun
modo la mano a chi possiede sicuramente i requisiti per fornire, magari, una
risposta univoca.
A me basta almeno per il momento, che “si sappia”, che gli interrogativi vengano
posti e se ne discuta.
Luigi Lineri merita questo ed altro per lo slancio, la carica che ha mostrato in
un arco di 20 anni (e non credo sia stato proprio tanto facile), per la
convinzione senza tentennamenti, per il silenzio, l’umiltà, quasi la ritrosia,
che hanno caratterizzato il suo lavoro d’indagine.
Per questo la Biblioteca Comunale di Zevio è ben lieta di offrirgli
l’opportunità di presentare al pubblico la prima sintesi organica delle sue
ricerche.
RENZO PIGLIALEPRE
(In occasione della mostra “Civiltà della pietra nel greto del fiume Adige a
Zevio?”, Aprile 1985)
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