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Poesie
Tradotte in italiano, le poesie dialettali, pur mantenendo intatto il fascino
del contenuto, dell?idea, perdono inevitabilmente parte delle loro assonanze,
della magia di quelle parole intraducibili che sono nate dalla civilt?contadina
che le ha impregnate dei suoi odori, dei suoi suoni, della sua intima e
inafferrabile natura.
Paradossalmente, invece, tradotte in inglese le poesie di
Luigi Lineri mi sembrano, come nella loro veste originale, assai
melodiche, ritmiche, efficaci nella resa stilistica; credo che
questo dipenda dalla loro ricchezza di sostantivi, di avverbi e
scarsezza di verbi, dalle immagini spesso onomatopeiche che la
lingua inglese per sua natura esalta in modo semplice e
immediato al tempo stesso.
Sono emozioni momentanee che arrivano dritte al cuore, quadri
di colori e di parole, volti di gente semplice, degli ultimi, la
foglia del platano, il verso del grillo, ricordi e sensazioni
che si rincorrono, si perdono, si ritrovano, suoni che non
stridono e non deludono mai.
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